Senza gridare ma con fermezza diciamo come stanno le cose

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Come affermato dal nostro Presidente Nazionale Dott.Filippo Anelli, la pandemia in questo lungo periodo emergenziale ha evidenziato ed esacerbato tutte le problematiche e difficoltà che storicamente da molti anni la professione medica incontra per garantire assistenza e salute ai cittadini.

Difficoltà che riguardano traversalmente tutta la professione.

Tutti si sono spesi senza risparmiarsi per far fronte alla pandemia sia curando i pazienti sia rispondendo con la loro disponibilità e abnegazione a tutta una serie di carenze strutturali ed organizzative ormai fossilizzate e che il covid ha accentuato.

Negli ospedali facendo il possibile organizzativamente a volte in edifici obsoleti e mai rinnovati. Hanno affrontato le carenze di organico sottoponendosi a turni estenuanti.

Gli specializzandi hanno maturato in un anno in prima linea esperienze che avrebbero acquisito in molti anni dando un grande contributo.

Sempre in trincea i medici del 118, hanno sopperito a tutte le carenze di questa area professionale.

I medici di famiglia si sono ritrovati soli nel territorio, spesso abbandonati a loro stessi, senza protocolli di sicurezza, all’inizio senza strumenti né protezioni. Hanno portato avanti un triage telefonico ed una assistenza domiciliare attraverso le USCA, vitali per la tenuta del sistema si sono spesi nella vaccinazione portando questa in tutte le case dei pazienti gravi ed alcuni ingiustamente li hanno criticati per un mero spirito di contrapposizione. Inoltre beffardamente i medici pensionati che hanno risposto al primo bando per medici vaccinatori si sono visti bloccare la pensione per compensi relativi a questa attività di molto inferiori a quelli che avrebbero percepito stando a casa.

Ciò che affermo è ormai storia. Mi chiedo, a parte qualche onoreficenza, su tutto ciò che è avvenuto si è aperto un dibattito? Si sta facendo una analisi politica e/o organizzativa? Si sta pensando di rinnovare i contratti e le convenzioni di lavoro che sono ferme da anni? I medici hanno avuto tutti i compensi previsti per i loro interventi?

Se tutto ciò non verrà fatto in un breve lasso di tempo, si concretizzerà ciò che temo, una deligittimazione di questa professione e delle sue rappresentanze di ogni ordine e grado.

Io noto un silenzio assordante e continuo a dire: “Non ho parole!”.

Dr. Fulvio Borromei, Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Ancona

 

 

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