I medici al Professional Day: “Proponiamo una “Rivoluzione Etica”

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La deontologia e l’etica non possono essere escluse da nessun processo professionale. È questo il messaggio lanciato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Ancona in occasione della giornata delle professioni. In primo piano anche il recupero del “tempo clinico”.

Non può esserci nessuna professione liberale davvero utile se i professionisti, a prescindere dalla categoria di appartenenza, non mettono al centro del loro operato le regole deontologiche e l’etica. Altrimenti saremmo dei semplici prestatori di servizi in un libero mercato. Non è invece così: le professioni sono per loro natura portatrici di valori etici fondamentali per lo sviluppo democratico ed economico del Paese”. È il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Ancona, Fulvio Borromei, a parlare nella Giornata delle Professioni 2013 e a mettere l’accento su una questione fin troppo dimenticata quando si affrontano le problematiche del sistema professionale: il richiamo ai principi deontologici quale perno principale delle attività del professionista. Un perno che diventa anche una missione di vita nel caso dei medici, chiamati a svolgere un ruolo ancora più incisivo nel tessuto sociale e a garantire uno dei diritti più essenziali dei cittadini: la salute.

Quello che vogliamo proporre come categoria in questa giornata – dice Fulvio Borromeiè una “Rivoluzione etica”, ovvero considerare il rispetto del codice deontologico e della storia professionale come una tutela per la salute del cittadino. È da qui che si deve ripartire, professionisti ed istituzioni insieme, per una “reingegnerizzazione” del sistema salute. Il mancato rispetto dell’etica determina sempre prestazioni di scarso valore professionale. Compito dell’Ordine è vigilare affinché questo non accada, ma anche di più: vogliamo che etica e deontologia diventino realmente i tratti identitari della nostra professione”.

Una professione, quella medica, che viene ancora scelta dai giovani camici bianchi per passione e per vocazione filantropica, come ha evidenziato solo pochi mesi fa una ricerca promossa proprio dall’Omceo Ancona. Un enorme patrimonio professionale che deve combattere – forse più che altre categorie – con numerose difficoltà “operative” e “ strutturali “ di un Sistema sanitario, sia nazionale che regionale, che si sono accumulate negli anni.

La nostra è una professione ad alta espressività sociale – continua Fulvio Borromeima se non si investe adeguatamente su di essa non si potranno far sviluppare abilità indispensabili per un futuro di salute dei cittadini e si ostacolerà il realizzarsi di quella formazione permanente che è essenziale per il medico”. In particolare, ciò che denuncia l’Omceo di Ancona è la preoccupante erosione del “tempo clinico”: “Facendo un parallelismo, così come certa burocrazia ostacola gli investimenti economici della nostra nazione, allo stesso modo il peso burocratico grava sull’opera del medico impedendole di svilupparsi in maniera armonica: occorre rivedere le norme burocratiche in tutti i settori lavorativi del medico affinché il tempo da dedicare al paziente sia in assoluto tutelato”.

Infine: bando alle conflittualità. “Ridurre il contenzioso è essenziale per lo sviluppo e la crescita – conclude Borromei – discutere ed affrontare con altri professionisti problematiche comuni, in giornate significative come questa, rappresenta sicuramente un momento di grande consapevolezza dei nostri ruoli nella società e ci dà l’occasione di progettarli per il futuro con l’obiettivo che diventino punti di forza per una società più equa ed armonica”.

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